«Togli subito questo rottame dal mio parcheggio!» urlò il titolare, assestando un calcio alla mia auto. Un’ora dopo lo licenziai e mi accomodai io sulla sua poltrona da padrone.
Il cielo si aprì di colpo, rovesciando sulla città una pioggia fitta e gelida. Le gocce pesanti martellavano il tetto della vecchia macchina, fondendosi con il ritmo veloce e irregolare del cuore di Margarita. Stringeva il volante con le dita umide, quasi insensibili, come se da quella presa potesse ricavare un briciolo di coraggio. Davanti … Read more