E ogni mattina, sul bus, gli occhi gli si riempivano di lacrime—finché una sconosciuta non gli tese la mano.
Ogni mattina Calvin schizzava fuori di casa come un razzo: salutava il cane con un “ciao!” squillante, agitava il suo dinosauro di plastica e correva verso lo scuolabus come se lì lo attendesse il momento più bello della giornata. Aveva sei anni, un’energia contagiosa e quel sorriso di chi sembra custodire un segreto luminoso. Poi … Read more